Dopo la nascita la mucosa vulvo-vaginale delle neonate risente del passaggio trans-placentare degli estrogeni provenienti dalla madre, che ben presto si esaurirà.
Dobbiamo aspettare alla pubertà affinché si avverta uno stimolo ormonale che porti al graduale aumento volumetrico delle piccole e grandi labbra e all’insorgenza dei primi peli pubici.
Sotto lo stimolo degli ormoni di estrogeni e progestinici matureranno progressivamente le ovaie, fino al menarca: la prima mestruazione. L’ambiente vaginale, che si era mantenuto alcalino o neutro prima della pubertà, ora diventerà acido per mezzo del proliferare dei lattobacilli. La secrezione mucosa aumenterà in prossimità dell’ovulazione per favorire la risalita degli spermatozoi.
Indipendentemente da eventuali parti che contribuiranno ad alterare il trofismo dei genitali femminili, già dopo i 30 anni inizieranno leggere perdite di tono della zona genitale interna ed esterna.
Con la menopausa si manifesterà il vero invecchiamento vulvare e vaginale dovuto alla lenta riduzione dei livelli ormonali fino allo spegnimento della funzione ovarica ed alla scomparsa del ciclo mestruale. Le pareti vaginali e la vulva si assottiglieranno e perderanno di tono con secchezza della mucosa, infezioni da candida e dolore durante i rapporti sessuali. I tessuti perderanno di elasticità e il PH vaginale si ridurrà creando squilibrio nella flora batterica locale e più frequenti infezioni batteriche.
Cosa fare?
Varie terapie sistemiche possono essere di grande aiuto attraverso la somministrazione di ormoni naturali e bioidentici natural origin.
Inoltre indispensabili i trattamenti locali che andrebbero iniziati ancor prima della menopausa attraverso agopuntura, micro iniezioni di acido ialuronico, di collagene e carbossiterapia per ridare il giusto tono e la riconquista estetica delle grandi e piccole labbra.
A tutto questo andrebbero accoppiati esercizi per rafforzare il pavimento pelvico e il trofismo della muscolatura vaginale.